Nuova pagina sulla privacy di Apple con informazioni sulle sue app

Apple continua a provare a dimostrare il proprio impegno per la privacy e la sicurezza dei propri utenti. Negli ultimi mesi sono state aggiunte le cosiddette privacy label dell'App Store in cui gli sviluppatori devono mostrare i permessi che l'applicazione richiederà durante il suo utilizzo sul iPhone, iPad ed Mac. Ora l'azienda fa altrettanto e inaugura un nuova pagina web dove puoi controllare le autorizzazioni delle tue applicazioni.

Privacy delle app iOS, iPadOS e macOS

L'annuncio di iOS 14 al WWDC 2020 ha portato con sé nuove misure sulla privacy a cui gli sviluppatori dovevano attenersi se volevano essere sull'App Store. Non è stato fino a dicembre, con il rilascio di iOS 14.4, che la società ha imposto queste etichette sulla privacy. Qualsiasi sviluppatore che desideri pubblicare la propria app o aggiornare una versione esistente, ha l'obbligo di incorporare questi dati in modo che l'utente possa essere informato se lo desidera.

Nuova pagina sulla privacy di Apple

Queste etichette contengono informazioni come l'accesso alla posizione, l'uso dei dati di utilizzo o la possibilità di accedere ad altre informazioni dell'utente. La stessa Apple aveva già queste informazioni sulle sue app nell'App Store, ma ora le rende ancora più visibili sul suo nuovo sito Web sulla privacy, in cui troviamo assolutamente tutte le sue applicazioni native da Calendar o Telecamere a Xcode tramite altre app come la misurazione dell'ossigeno su Apple Orologio. Tutto è compilato su questo sito.

Nuova pagina sulla privacy di Apple

Si distingue che nel caso di Apple, una delle sue premesse principali è soddisfatta, ovvero non per tracciare l'utente per scopi pubblicitari. Alcune delle app consentono la condivisione delle informazioni di utilizzo, ma sempre in modo anonimo e criptato con il semplice scopo di migliorare l'esperienza dell'utente e poter correggere eventuali errori che si possono presentare.

La polemica continuerà con questa domanda?

Nonostante quanto sia positiva questa funzionalità, che è simile a qualcosa che fa Google nel suo Android Play Store, sembra che non tutti gli sviluppatori siano contenti dell'iniziativa. Per Facebook, azienda che è stata appunto coinvolta in una moltitudine di scandali sulla privacy, questo provvedimento di Apple risponde a pratiche di monopolio e infatti è stato visto in una denuncia davanti ai tribunali.

Sembrava che anche Google fosse riluttante a queste misure quando sono passati più di due mesi senza aggiornare app popolari come Gmail, avvertendo anche che non aveva le ultime notizie sulla sicurezza e sulla privacy. Tuttavia, l'azienda di Mountain View ha finito per conformarsi a questo nuovo regolamento Apple e senza problemi ha rilasciato aggiornamenti a tutte le sue app.

facebook odia apple ios 14

Il caso di Facebook varrà la pena di seguire, poiché coincide nel tempo con uno dei momenti peggiori di WhatsApp, una delle sue app di punta e che è stata proprio sotto i riflettori per costringere gli utenti a condividere i propri dati con l'app principale di Facebook per scopi pubblicitari. Lungi dall'essere qualcosa di illegale, sembra almeno confuso e incoerente da un'azienda che critica altri come Apple per essere anche insicuri o privati. Pertanto, sarà necessario continuare in attesa di questo caso, anche se non sembra che, nonostante ciò, Apple farà un passo indietro nelle sue nuove misure sulla privacy.